giovedì 21 gennaio 2021

Le colpe che non ho.

 

    


“Figlio mio, se sai qualcosa parla, non prenderti colpe che non hai. Se non lo fai per te, fallo per tua madre e per i tuoi fratelli che stanno morendo dal dispiacere.”

        “Proprio per salvare tutti voi, il poco che so non posso confessarlo. Rispetto alle accuse che mi hanno fatto, Dio mi è testimone, sono innocente, almeno voi padre, credetemi.”

        “Io ti credo però devi difenderti, altrimenti quello che credo io, conterà veramente poco. Dimmi, cosa ci faceva quella giacca, dove l’hanno trovata?”

        “L’avevo prestata ad una persona coinvolta nel sequestro, senza sapere a cosa gli servisse.”

        “Quindi figlio mio, che cosa vorresti fare? Proteggere il colpevole?”

        “No padre, non lui, non loro, ma tutta la nostra famiglia. Salutatemeli tutti, mamma e tutti quelli che mi vogliono bene. Sicuramente non li rivedrò più ma saranno sempre nel mio cuore e nella mia testa. Dite loro che la mia colpa è quella di aver frequentato chi sapete voi. Se potete perdonate, perché verrà il giorno in cui verseranno lacrime di sangue…”

        “Per il momento le stai versando tu e noi con te figlio mio!” Detto questo Nicola scoppiò a piangere. Frantziscu lo abbracciò dicendogli: “Fatevi forza padre e fate forza a mamma, lei è la più debole, se potete perdonatemi tutto il male che state attraversando e attraverserete per colpa mia.” Arrivò il maresciallo e, al riparo dalle orecchie del figlio, gli domandò: “Ha detto qualcosa?”

        “Niente Signor Maresciallo!”

        “Mi dispiace ma è ora di partire.”

        “Figlio mio, figlio caro, come faccio a rientrare a casa senza di te?”

        Anche il maresciallo si commosse. Con delicatezza prese per il braccio Nicola accompagnandolo fuori e dicendogli, forse per consolarlo: “Suo figlio è stato incastrato per bene, le prove sono tutte contro di lui. Mi dispiace ma sono costretto a portarlo al carcere di Nuoro in via Roma. Se ne avete la possibilità cercatevi un buon avvocato.”

        “Per mio figlio potrei tirarmi anche la pelle di dosso, ma solo non lo lascio, perché mio figlio è innocente”.

        “Anch’io credo che lo sia, ma quel che penso io poco conta se lui non parla.”

 

Brano tratto dal libro di Francesca Loddo “I cinque nodi,” Edizioni Sa babbaiola,” anno 2021.

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